I segreti del movimento nel pickleball in doppio: come diventare un tandem invincibile

Ti sei mai chiesto perché i giocatori professionisti di pickleball sembrano sempre essere nel posto giusto in campo per raggiungere quasi ogni palla? C’è un segreto: muoversi in sincronia con il proprio partner.

Nel pickleball in doppio, tu e il tuo partner dovete agire come un unico organismo. Dovete muovervi insieme verso la “cucina” (la zona vicino alla rete), ma anche, e con la stessa importanza, arretrare insieme quando necessario.

Purtroppo, questa abilità non viene naturale. La maggior parte dei giocatori si muove in modo indipendente, scegliendo semplicemente la posizione che ritiene ottimale.

Perché il posizionamento corretto è così importante?

Quando qualcuno inizia a giocare a pickleball, la prima cosa che sente è: “Corri verso la cucina! È la cosa più importante nel gioco, fallo a tutti i costi!” L’idea è giusta, ma è importante anche il modo in cui ci arrivi.

Il problema — soprattutto a livelli principianti e intermedi — è che il tuo partner potrebbe non eseguire sempre un colpo perfetto. Il suo drop potrebbe essere sbagliato o il suo drive troppo alto. In questi casi, il bersaglio più facile è il giocatore a quattro metri di distanza.

Per fortuna, c’è una soluzione semplice: aspetta. Non correre subito verso la cucina dopo il servizio — almeno non immediatamente.

Ecco come funziona:

1. Quando la palla torna verso il tuo partner, fai uno o due passi verso la cucina mentre colpisce.
2. Al momento del contatto con la palla, osserva se il colpo è stato efficace.

Questo ti offre due enormi vantaggi:

• Sei più vicino alla cucina, quindi se l’avversario alza la palla, puoi intercettarla e attaccare.
• Se il tuo partner fa un colpo sbagliato, sei in una posizione migliore per reagire o arretrare rapidamente.

Cosa fare se entrambi siete nella cucina e vi separate?

Conosci quei momenti in cui tu o il tuo partner lasciate la palla un po’ troppo alta, e uno dei due corre all’indietro lasciando l’altro come facile bersaglio? Ricordi il “colpo in faccia”? In quei casi, nessuno dei due ha ragione.

Arretrare in panico per evitare un colpo o cercare di salvare la palla con un gesto disperato non funziona. Anzi, ti mette in una posizione ancora peggiore rispetto a restare nella cucina.

D’altro canto, restare nella cucina quando l’avversario ha una possibilità di attacco è come invitare una punizione. La soluzione è fare piccoli passi indietro mentre l’avversario si prepara a colpire.

Questo offre diversi vantaggi:

• Crei una certa distanza tra te e l’avversario, dandoti più tempo per reagire.
• Fermandoti nel momento in cui colpisci, hai i piedi ben piantati, aumentando le possibilità di un buon colpo.
• Quando esegui un colpo difficile nel pickleball, il controllo e lo spazio sono fondamentali.

Saper prevedere dove l’avversario manderà la palla è una capacità utile, ma non sempre si indovina. Creando distanza e mantenendo una buona stabilità, puoi adattarti a qualsiasi colpo e reagire molto più velocemente.

Mettiamo in pratica la teoria

Ora che abbiamo visto le basi, parliamo di come metterle in pratica. Immagina che tu e il tuo partner siate legati da una corda alla vita, e l’obiettivo è tenerla il più dritta possibile. Per riuscirci, dovete muovervi insieme in campo.

Il vostro movimento comune — dalla linea di fondo alla cucina e viceversa — deve essere fluido. Dovete cercare di stare il più spesso possibile nella stessa zona del campo.

All’inizio potrebbe non sembrare importante, ma diventa subito evidente. Muoversi insieme tra la linea di fondo e la cucina permette a entrambi di trovarsi nella posizione ideale per reagire a qualsiasi colpo degli avversari.

Ora pensa al contrario: se tu sei nella cucina e il tuo partner è sulla linea di fondo, ci sono molte meno possibilità di ottenere un vantaggio. Muovendovi insieme, vi mettete nella posizione migliore per avere successo. Date alla vostra squadra la migliore opportunità su ogni colpo e non vi ritrovate mai fuori posizione.

Ricorda: nel pickleball, bisogna muoversi insieme, non da soli.